Che cos’è il test di broncodilatazione?
Il test si esegue effettuando una spirometria di base. Successivamente viene somministrato un farmaco broncodilatatore per via spray che dovrà agire per un tempo di 20-40 minuti al termine dei quali verrà ripetuta la spirometria da confrontare con quella basale.
A che cosa serve il test di broncodilatazione?
I risultati ottenuti forniscono indicazioni sulla diagnosi differenziale tra asma e bronchite cronica. Sono utile inoltre per stabilire l’eventuale terapia da adottare.
Quando e perché eseguirlo?
È un test che si esegue quando è stata rilevata un’ostruzione bronchiale per verificarne la reversibilità e la possibilità di miglioramento tramite terapia farmacologica. Inoltre l’esame viene effettuato anche in soggetti che, pur rientrando nel range di normalità , sono sospetti per patologia ostruttiva latente.
Che tipo di macchinario viene utilizzato?
Il test si esegue con l’ausilio dello spirometro. Si somministra un broncodilatatore e si ripete il test a distanza di 20-40 minuti.
Il test di broncodilatazione è doloroso o pericoloso?
Controindicazioni assolute sono: infarto e ictus recenti (nelle 6 settimane precedenti il test) emottisi (emissione di sangue con la tosse). In caso di gravidanza, nel decorso post-operatorio di chirurgia toracica, in caso di pneumotorace spontaneo o di epilessia sarà il medico a valutare l’opportunità o meno di effettuare l’esame.
Inoltre cautela dovrebbe essere usata in pazienti affetti da cardiopatia e/o importanti turbe del ritmo cardiaco, in quanto il farmaco somministrato puಠdare effetti collaterali quali tremore e tachicardia.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
Il paziente deve evitare l’assunzione di farmaci antiasmatici, in particolare broncodilatatori spray o per aerosol, nelle 8-12 ore prima del test.
Contatti e informazioni
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